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Con questo progetto si vanno a coinvolgere i giovani che
sono la potenzialità
del nostro futuro

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Scuola del territorio

New Font per il domani

NEW FONT è stata la prima azienda italiana ad aver creduto in UXfor sostenendo e finanziando – tramite i fondi CSR – il progetto della startup e permettendo ai ragazzi delle classi quarte e quinte della scuola elementare di Semonte di conoscersi ed iniziare a lavorare insieme.

Marcello Edera: parla il primo imprenditore italiano ad aver creduto in UXfor
Com’è venuto a conoscenza del progetto UXfor e, soprattutto, cosa l’ha colpito?

Ho conosciuto Gloria il giorno in cui festeggiavo il mio compleanno, era il 10 giugno 2022 e ci siamo incontrati proprio nel ristorante dove ero con i miei amici, è successo tutto casualmente. Lei mi ha spiegato il progetto e i valori su cui si fondava UXfor e mi ha subito colpito. Ad incuriosirmi è stato soprattutto il target a cui era rivolto era rivolto e dunque al periodo di vita dei ragazzi destinatari: dai 7 ai 13 anni per UXforKids e dai 14 ai 17 per UXforTeen. Ho avuto la sensazione dell’importanza di questo percorso che definirei un vero e proprio processo. Ed è subito nato in me un discorso di orgoglio – lo dico con presunzione – per supportare al massimo quest’iniziativa.
Il tutto si è rafforzato conoscendo anche il percorso che ha fatto Gloria per arrivare a questo livello ed essendo anche io diventato imprenditore da zero su un’idea all’epoca conosciuta solo negli USA, dove ero stato durante uno dei miei tanti giri del mondo. Di fatto anche io inizialmente avevo creato una startup e dunque conosco bene le difficoltà che si incontrano quando si lanciano nuove iniziative: è un compito difficile perché si va in contrasto con realtà consolidate e già esistenti. Tutto questo vissuto che ho percepito esserci comune, mi ha avvicinato molto. Ho capito solo dopo quanto io e Gloria avessimo, prima di tutto, una visione in comune. Immaginare che una ragazza così giovane sia riuscita a partire, è una cosa unica. E l’orgoglio è di essere il primo in Italia che nella scuola elementare che ha fatto da bambino ha portato questo. È un premio che da lei a me.

Com’è stato tornare ieri sui banchi di quando era bambino?

È stato scioccante. Intanto la scuola era nuova e diversa da quando andavo io. Vedere la sala super ordinata con i bambini e le bambine felici, con le loro facce gioiose, è stato molto bello. Avevi l’immagine di una correttezza. Mi ha sorpreso. Noi andavamo a scuola quasi scocciati, ieri invece erano tutti entusiasti. “Marcello – dicevo a me stesso mentre ero lì a guardarli – stai facendo una bella cosa.”

Quali sono gli insegnamenti più importanti da dare ai ragazzi?

Secondo il mio punto di vista, la cosa più importante è che con questo progetto si vanno a coinvolgere i bambini che sono la potenzialità del nostro futuro. Questa startup EduTech copre il periodo di vita in cui, come delle spugne, maggiormente si assorbono cultura ed educazione ma, cosa fondamentale, anche l’empatia.
I ragazzi hanno una velocità di scambio enorme, sono dei conduttori. Noi invece, con l’età, diventiamo degli isolanti. Questa cosa l’Italia la sta pagando in modo enorme. Io ho girato 50 anni per il mondo (Usa, Cina e Russia, etc.) e questo mi ha fatto avere la consapevolezza della grande forza che abbiamo in Italia ma anche la certezza di quanto questa sia dispersa perché siamo persone individualiste. Esistiamo noi e basta e questo è un grande limite. Forse il Covid19 ci ha fatto ragionare.
Ma quello che so – da quello che ho potuto vedere assistendo alla lezione – è che dopo mezz’ora i ragazzi erano divisi in gruppi per discutere e decidere insieme quale argomento proporre. Sono sicuro che gli rimarrà dentro quest’esperienza ma non come un qualcosa di imposto, ma di voluto da loro. Questo è un progetto che dovrebbe essere divulgato in modo totale nelle scuole. Sarebbe un investimento per l’Italia nel futuro, non ha prezzo per quanto potrebbe portare.
Io ho sempre fatto innovazione ma ancora oggi sto ragionando sul mio lavoro e i bambini mi hanno dato una lezione. Vederli al lavoro mi ha fatto pensare che in azienda devo rivedere il mio operare. Anche grazie a ciò che ho visto, oggi coinvolgo molto di più le persone. E anzi, ad 81 anni mi sento di dire che ad oggi, alla mia azienda io non servo più. Ho imparato a delegare, so di chi mi posso fidare. Quando arrivo, alle 8.30 del mattino, la New Font è già attiva, pronta a viaggiare da sola.
E comunque Gloria, è veramente importante ciò che fate.

Quali sono le competenze più importanti da avere nel mondo del lavoro, anche in vista del futuro?

Al primo posto: la condivisione. Fare degli eventi di aggregazione. Magari un percorso operativo che termina con un weekend. E questo dovrebbero essere in tanti a farlo.

Il team di UXfor è giovane, cosa ne pensa?

I cambiamenti sono duri e soprattutto, ci vuole tempo. Ma a voi dico: mai mollare. Oggi una cosa che ha un valore, non la ferma nessuno. Basta continuare a crederci. Gli ostacoli sono e saranno tanti ma se è vincente, nessuno la potrà mai arrestare. Ciò che avete iniziato è un processo e un progetto a lungo termine.

Come ha visto i ragazzi in classe?

Io spero tanto che tra dieci anni si possa raccontare questo vostro inizio. La divulgazione più grande del progetto sono i bambini che se tornano a casa felici trasmettono entusiasmo. Ecco, l’entusiasmo è la forza più grande che c’è. Non lo ferma nessuno. Sono sicuro che questi ragazzi da grandi ringrazieranno quei giorni in cui hanno iniziato queste lezioni. Il sistema costruito da UXfor li porta ad avvicinarsi al mondo del lavoro futuro.

Parlando di futuro, come immagina il futuro di UXfor?

La forza che ha questa startup – ed è la cosa che più mi preme sottolineare – è che va verso il concetto di crescita del futuro e delle nuove generazioni, fondandosi su due pilastri: condivisione e professionalità che sono, a mio avviso le parole chiave dell’intera azienda.
Con i corsi e le lezioni UXfor contribuisce a diffondere cultura e bisogna ricordare che nel futuro – quasi sicuramente –  i lavori manuali li faranno i robot. Agli umani, invece, serviranno queste competenze: condivisione – sia nel gruppo che nel sistema – e professionalità perché questo richiederà il mondo del lavoro.

Caro Marcello, grazie per queste riflessioni colme di motivazione. Come ci salutiamo?

Chiudo con una riflessione personale: in Giappone esistono due principi fondamentali che sono il rispetto e la valorizzazione dei beni comuni. Entrambi contribuiscono a tenere in piedi la società giapponese. Per avere una visione del cambiamento tra i nostri due Paesi, basta andare in macchina. Qui in Italia esiste solo l’acceleratore. Lì, il freno. Quando qualcuno ha un problema si fermano tutti perché hanno chiaro che aiutando l’altro, sono loro stessi a trarne giovamento. Per loro il bene comune è più importante di quello personale.
Ecco, il senso è tutto qui: un’azienda che vuole aiutare i ragazzi a crescere e ancora di più ad avere le competenze necessarie nel futuro, per me è un’azienda che aiuta il mondo intero e su cui tutti dovrebbero puntare.

Cara Gloria, lo ribadisco: ci credo per te e anche per l’Italia. Credo che UXfor debba girare nelle scuole di tutta la Nazione e anche del mondo. Per il poco che posso, io ci sarò sempre.

Grazie Marcello
Progetto CSR:
New Font s.p.a
Scuola:
Semonte - I° Circolo "G. Matteotti"
Città:
Semonte • Gubbio

Raccontano il progetto

Questo progetto rappresenta un passo importante verso la formazione delle prossime generazioni di designer e sviluppatori, che in un futuro molto prossimo può davvero fare la differenza.

CVR

Siamo consapevoli di aver bisogno di un cambiamento che può essere fatto soltanto partendo dalle basi e quindi dalle scuole.

Marcello Edera
CEO e Founder NEW FONT

L’aspetto più bello è stato vederli lavorare in team. Il concetto di squadra è fondamentale anche all’interno dell’azienda, il singolo non arriva da nessuna parte, è sempre la squadra che raggiunge gli obiettivi.

Barbara Lepri
Presidente CdA e HR Manager

Siamo orgogliosi e onorati di aver potuto essere parte attiva di questo progetto, crediamo che sia il mezzo più opportuno per poter avere un cambiamento sulla nostra futura società che ne ha effettivamente bisogno.

Marcello Edera
CEO e Founder NEW FONT

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